"Scrivere, non per cambiare il mondo, ma per accendere le micce delle rivoluzioni nell'intimità del pensiero"
 

Poesie

Rane nel pozzo

Rane nel pozzo

In questa torrida estate
i ruscelli mostrano
denudate le ossa di pietra
sul greto.

Ardono di sete i campi
di stoppie fumanti.
La pelle della terra
tutta una piaga d'arsura,
rifugio di neri scarabei
impazziti al sole.

Sotto l'ombra di un gelso solitario
un trillare di cicale.

Vicino il tondo balcone
del vecchio pozzo,
affacciato sul fresco mondo
delle affioranti nostalgie.
Riflesso sullo specchio del fondo
il mio volto infantile,
accanto una luna nottambula
e gli occhi amati a me cari.

Quell'acqua è ancora li
ferma da sempre.

Dal secchio appeso
alla sfilacciata corda
traboccano liquidi
pezzi del mio cammino.

Inserita il 02/08/2005
Coriandoli

Coriandoli
 
Ho voglia  d'infilarmi dentro la tua pelle.
 
Desidero coprirmi del tuo selvaggio aroma,
inalare il tuo godimento,
sciogliere i tuoi umori.
 
Soffierò sulle  fiamme della passione,
per ardere in un unico rogo d?amore.
 
Sparse le ceneri irrorare  
gli orti di nuova fertilità.
 
Freschi germogli di rugiada
per il  rinnovamento
degli animi umani.
 
Linfa e vigore  per i fiori
appassiti.
 
Gerbere di piacere da sfogliare
disseminando i petali in aria.
 
Coriandoli d'amore
per il carnevale della vita.

 Controcanto

Lo sai, mi è successo
cinque anni fa'
quando il mio angelo
è volato in cielo..
quando l'angoscia
lega il respiro
e vorresti
lanciar coriandoli
belli come i tuoi,
pochi, ma giusti
per la circostanza.

Ci ho provato per un po'
per scaricar  disagio profondo
che dentro sbatte con violenza
contro pareti interne
della mia cocciuta ingenuità.

Cosa passano gli anni
se non s'impara nulla...

Perchè credere
alla Luna vestita
del dì di festa
e aspettare il Sole
come orologio d'oro
dato in regalo
per un attimo in silenzio...

La Vanità vestita da megera
mi ha fatto un brutto scherzo.

Io fantoccio di pensieri
infrangibili insisto
ad essere cristallo trasparente
lucidandolo di tanto in tanto
per renderlo brillante
al momento giusto.

Arriva quell'istante,
suonano campane
nei sensi
e nel cervello e...crac...
tutto si frantuma
e mi ritrovo
a raccoglier pezzi
che non si ricompongono
e "coriandoli" a soffocar
la gola arsa...
e... così muta
ricompongo una preghiera
gonfia di lacrime e d'amore

MARESA   BAUR

Inserita il 01/08/2005
La mia Isola

La mia isola

La mia isola ha tanti fari.
Si avvicinano  sicuri
gli uccelli marini,
pescatori e marinai
da lontano la riconoscono.
Le rotte delle navi sfiorano
le coste di scogli frastagliate
e di spiagge assolate.
Si arenano sulla sabbia
i messaggi in bottiglia,
hanno dentro l'eco
della terrena esistenza.
Racchiudono sofferenza,
felicità, sensazioni,
stimoli
per la nostra solitudine.
Un fanciullo birichino
riscrive i messaggi
riposti nel vetro
li lancia a largo.
Contengono
amorose risposte
affidate alle onde del mare.

L'isola accende all'alba
i suoi alberi verdi,
riprende il suo ciclo vitale,
al tramonto la carezzano
calde brezze.
Ma
solo nell'oscurità della notte
i suoi fari illuminano le menti.
 

Inserita il 01/08/2005
Il mercato dei cieli

Il mercato dei cieli

Sono andato al mercato
per comprare un po? di cielo.
Non volevo  il solito  cielo
ma qualcosa di diverso,
nuovo, fresco, attuale.
Nel bazar  mi mostrano,
cieli di ogni tipo, 
di ogni forma e colore.
"Vuole un cielo azzurro, 
trasparente, signore?"
"Preferisce uno di quei cieli
con le stelle bianche appena 
spente dal sole, o uno di 
stelle brillanti al crepuscolo?"
Potremmo riservagli,
proprio per lei,
un cielo ricco di nuvole bianche,
o grigie, quasi scure,
elettriche e tuonanti.
I modelli velati di nebbia,
di pioggia o di sabbia in tempesta,
danno altre sensazioni....
Oppure questo, 
appena dipinto
dalle mani sensibili
di un pittore naif ?

Affido la decisione al mio istinto,
all'umore del momento.

Oggi, però, mi hanno ingannato.
Al mercato mi hanno venduto
un cielo scarlatto, imbrattato,
farcito di bombe.

Cercavo la vita,
mi hanno incartato 
un cielo di morte..

29.03.03   
Controcanto 
UN  BOTTONE  DI  CIELO
VISTO DAL CRISTALLO
DI UNA TERSA VETRATA,
STRIATO DI CIRRI
SFUMATI
NEL PALCOSCENICO
DELLE EMOZIONI GRATUITE.

RIMANGO
SDRAIATA
ASSOPITA
SCALDATA
DA BRACCIA
RIMASTE INCOLLATE
SUL MIO CORPO.

GUADAGNO L'ESTASI
CON L'ANSIA
TREMENDA
DELL'ABBANDONO
E MORDO
LA SABBIA
DI CUI
SIAMO FATTI

IO...LUI...
E... GLI ALTRI
 
MARESA BAUR

Inserita il 01/08/2005
Il Temporale

Poesia artistica con rielaborazione grafica di Vera D'Ambra

Inserita il 16/07/2005
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Poesia da 26 a 30 di 44

 
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