"Scrivere, non per cambiare il mondo, ma per accendere le micce delle rivoluzioni nell'intimità del pensiero"
 

Poesie

Castellammare

Castellammare

Sul poggio, lungo il ripido versante
si schiude alla vista
tutto lo splendore della mia isola.
Muto,
nel silenzio di odorosi pini
spalmo lo sguardo sul mare
fino all'orizzonte sul golfo,
sulle rosate falesie.
Trattengo, geloso,
tutte le tinte mediterranee,
i suoni, i profumi,
li stivo tra i ricordi più cari.
Volo sui brulicanti tetti
di tegole ambrate....

S'alzano, scendono, s'intrecciano,
si inerpicano, si parlano,
si immergono nelle bianche pareti.
La sera nel porto,
i lampioni irradiano luce
sull'acqua ove la luna e le stelle
si specchiano.
Giovani voci confuse a sonore
melodie estive
come gocce vaporose si elevano.
Le mille barchette, di bianco vestite,
beccheggiano le onde come maestosi cigni.
Nelle viuzze lastricate di lucide basole
l'aroma diffuso dai piatti fumanti
dai piccanti sapori
riaccendono i sensi.
Da questa altura,
come piccioni libero le mie riflessioni,
poi
ritornano con nuovi messaggi.
Riascolto vicini gli amori passati,
sento anche quelli futuri.
Nei sogni conserverò
ogni piccola perla di questo tesoro
rapito dalla ammaliante visione.
 

Inserita il 16/08/2005
Erice

Erice

Colle adagiato
nel sonno solitario
tra le braccia del tuo mare
da dove prendi la vita.

Croste di terra
corteggiate dalle nuvole calde
strappate alle acque.

Spennacchiata, verde, chioma
rubata alle fiamme
del cuore degli uomini.

Giovane e di folti capelli
accoglievi la storia.
Cullavi, geloso,
la tua ammaliante Venere.

Nell'intrigo amoroso
stringevi la pace
con i miti guerrieri.

Per ogni bacio della tua dea
una pietra  consegnata
nelle mani del tempo.

Merletti di roccia  ricamano
le tue vene
ove fiumi di popoli
calcano, ancora, passi rilucenti.

Gocce di nebbia fumante
incensano  i tuoi sacri anfratti.

Maestoso faro per i naviganti
smarriti nel mare dei sentimenti.

Sponda quieta
per noi
naufraghi della nostalgia.

 

 

Inserita il 16/08/2005
Il sole in valigia

Il sole in valigia

In quella valigia
legata col cordoncino
ho messo dentro
tutto quelle che potevo:
il  vestito nuovo del matrimonio,
la rosa secca del primo amore,
il profumo del mediterraneo, 
la rabbia per la mia  terra
arida di speranze,
gli occhi pazienti di mia mamma
e il sapore amaro delle sue lacrime
dense di dolcezze
come le mandorle del marzapane.
La  colmai fino all'orlo di ricordi
pressando con le ginocchia
per chiuderla bene.

Quello che rimase fuori
lo strinsi con i pugni ficcandolo
nel sacchetto dei sogni.

Nel buio d'una soffitta
oltre la frontiera
ho riposto quella valigia,
che ha ancora dentro
il sole della mia giovinezza.

Poesia Vincitrice della XI edizione del Premio Nazionale di Poesia S.Maria  di Crepacuore

Comune di Torre S.Susanna -Brindisi-

http://www.pietrobarbera.it/file-bin/GazzettaMezzogiorno.pdf

VALIGIA PIENA DI SOGNI
CONTROCANTO A
Il SOLE IN VALIGIA

La mia era
di pelle scura:
una cartella.

Cambiai città
improvvisamente.


Gravi motivi...

la famiglia
a separarsi dal passato...

Otto anni, forse nove,
strana bimba innamorata
dei libri e del dovere.

Solo quelli con lei sempre...

La giovinezza non è solo sole,
può essere grigia,
opaca seppur densa di pensieri.
 
Troppi futuri confusi
nell?ansia d' essere Donna
amata, femmina...

Leggera sulle ali
di uccelli del Paradiso,
abbracciata agli oggetti,
strumenti per raccontare
storie dolorose,
eventi importanti.

Troppi errori, traguardi
ricamati  da ragnatele
di attese brucianti,
doverose sconfitte...
 
Il Sole della vittoria
lo sto ancora aspettando
fuori da quella borsa
straripante affanni.


MARESA  BAUR

 

 

 

Inserita il 13/08/2005
Nebbia d'agosto


 Nebbia d'agosto

Una fila di colombi  sui tetti
ritti, immobili,
allineati sopra i colmi.

Ali  richiuse,
il becco rivolto
ai fiotti di nuvole radenti,
che rapide velano il sole.

A sprazzi, s'aprono e chiudono,
squarci di cielo azzurro.

Un fragore di turisti
ovattato nella nebbia del balio.
Brusio di sguardi,
assenti allo stupore,
bocche sonore ruminano semi
da sputare a ogni passo.

Scuotono l'aria,
ferma nei secoli,
i rintocchi delle campane
della chiesa di San Martino.

Timide cupole, rosse di coccio,
dirigono un'orchestra di tetti
dalle tegole muschiate,
di torri merlate,
di comignoli forati.

Si leva l'armonia delle sacre pietre,
preludio alla danza di Venere
nella scenografia dei licheni
impressi sulle mura del castello
baciati dall'edera.

Inserita il 08/08/2005
Clandestins - (Francese)

Clandestins

Ils atteignent le rivage, parfois.

Dans le coeur, les camarades perdus
les amours brisés,
dans la tête, l'inconnu,
dans les yeux,
une lueur d'espoir.

À mains nues,
accrochés à la vie,
arrachés à la fureur des vagues
à la barbarie,
à la faim,
ils creusent des tranchées de liberté.

Clandestins sur la terre aride
dissimulés sous des pierres de silence
noyés dans les gouffres
de l'indifférence.

Le long du chemin
ils laissent des traces de sang
estompées par l'eau,
absorbées par la terre,
évaporées au soleil rubescent.

Fantômes....  

                Insaisissables....

Clandestins....

A l'égal de notre solidarité.

Nous ne dressons que des barricades
contre l'humanité.

Le temps a toujours ébranlé
murailles et empires
effacé les bornes,
déployant d'épaisses couches de pitié
au-dessus de toute hostilité.


Traduzione  Francesca Rosati (Ginevra)

Premio speciale al Premio Alberto Tallone 2005 Alpignano Torino "Centre Culturel Français": CLANDESTINS di Pietro Barbera (Trapani) Traduzione di Francesca Rosati  http://www.premioalbertotallone.it/2005.htm

La poesia "Clandestini" anche in versione francese ha accompagnato l'omonima opera  pittorica (polittico)  di Vincenzo Ognibene di Palermo nella mostra allestita a Varsavia il 26.4.04 e  a Cracovia dal 4 giugno 2004.

 Per la stessa poesia è stato allestito un videoclip in tre lingue (Italiano-Francese-Inglese) con la voce del Prof. Alfonso Sanfilippo (Attore di Marsala).

 

Inserita il 06/08/2005
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Poesia da 21 a 25 di 44

 
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