La collana
Ho raccolto i miei sentimenti in tante piccole gocce, mettendoci dentro tutto quello che sento per te.
Come perle rarissime le ho cucite con fili di speranza fino a formare una luminosa collana.
Senza farmi scorgere con mani felpate ho sollevato i tuoi capelli cingendola al tuo collo adagiandola al seno.
La indossi disinvolta.
Attorno al tuo viso ora è tutto uno scintillio d'amore: una corazza di luce contro ogni tristezza.
Commenti:
A NECKLACE OF LOVE
A BUNCH OF WONDERFUL EMOTIONS
DROPS OF TRUTH LINKED TOGETHER
A PROMISE OF FAITH
THE HOPE OF FORGETTING
THE UNCERTAINTY OF TWO BODIES
HIDDEN IN ONE SOUL..
MARESA BAUR
Non si fa fatica a rilevare un articolato ed incrollabile simbolismo che si manifesta di verso in verso e, ancora più precisamente, di metafora in metafora. I sostantivi "sentimenti" e "gocce" possono introdurre addirittura il fruitore ad un' ampia trama di sineddoche, tema, questo, che i latini designavano nel passaggio a maiore ad minus e a minore ad maius. Il gioco linguistico in questione è assai suggestivo; se ne ha riscontro anche attraverso la lettura comparativa di un verso della lirica Sentii dire di Paul celan: (...) Dal tuo collo tolsi la collana dei motti / e ne orlai la tavola (...) La poetica del puro sentire, cioè dell'amore quale primigenio andare oltre, è già insita nella letteratura greca: il metaphèrein della metafora indica per l'appunto il trasportare oltre qualcosa, di là da ciò che viene semplicemente dato all'essenzialità dei sensi. A tal proposito - qui s'innesta la mia notazione critica - mi sembra che le espressioni "ho sollevato i tuoi capelli" e "uno scintillio d'amore" provochino una qualche caduta stilistica, denunciando un'ovvietà che, entro i primi versi, invece, viene del tutto taciuta a vantaggio dell'estetica e dell'ermeneutica del testo.
FRANCESCO MERCADANTE (Filosofo)
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