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"Scrivere, non per cambiare il mondo, ma per accendere le micce delle rivoluzioni nell'intimità del pensiero"
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Poesie |
Artisti
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Artisti
Aprono cieli chiusi gli artisti. Trafiggono galassie inesplorate nell'irrazionalità del buio siderale. Sfogliano pagine bianche da scrivere in un libro mai letto. Spremono angosce ritrovando gocce d'armonie di note irreali.
Pennellate decise per l'acquarello della realtà.
Slanci psichici oltre il dolore, fuga dal labirinto della "normalità". Spazi mentali creati dal nulla, memorie disperse appese al filo d'Arianna. Frantumi, cocci di sentimenti, rincollati generano mosaici cangianti d'umore, sempre diversi. Anelito tracotante -sgretolate le apparenze- d'insopprimibile libertà.
Vedi nota critica della scrittrice di Valeria Serofilli |
Inserita il
10/09/2005
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Tutto si muove
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Tutto si muove
Il mare oggi ha perso le onde.
Il vento è senz'alito. Il sole, fiero si specchia nei cristalli di quarzo dei tersi fondali.
Tutto tace, sospeso. Muti i gabbiani. Fermi i corpi bruniti. Statue le fronde degli alberi.
Tutto è vaporosa quiete, rovente.
Nel cuore un'eco assordante, urla il tuo nome.
Tu piano ti avvicini e siedi accanto ai miei pensieri.
Tutto si muove d'incanto.
Ho il piacere di riportare il "controcanto" spontaneo di Maresa Baur a questa mia poesia.
STILLNESS
NO WORDS, NO SIGHS
NO NOISE EVERYWHERE
BUT LIFE STILL EXISTS
UNDER THE BLANKET
OF APPARENT INDIFFERENCE
STRONG FEELINGS INSTEAD
UNFORGETTABLE DREAMS
ARE LYING UNDERNEATH
MARESA BAUR |
Inserita il
10/09/2005
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Il canto del Muazin
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Il canto del Muazin
I passeri della Tunisia frugano, con becchi appuntiti, i prati verdi all'imbrunire.
Rivoltano lesti frammenti di fango per stringere in bocca piccoli vermi.
Un guizzo d'ali e l'ambita conquista trapassa oltre gli oleandri.
Come loro rivolto zolle di pensieri -i sogni il mio becco- addento per un attimo la leggerezza dell?essere.
Volo fulmineo oltre le fronde dei ficus. Assaporo la mia effimera preda.
Tutto, in fievoli bagliori, si dissolve nel vento della sera che porta con se la nenia del Muazin.
THE MUEZZIN'S SONG
Tunesian sparrows
search
green meadows
pointed beaks
in the evening song.
They quickly flip
dried bits of mud
to squeeze small worms
within their mouths.
A flash of wings
and the sought conquest
surpasses oleanders.
Like them I turn sod thoughts
-the dreams, my beak-
in a second I bite
the weightlessness of being.
I lightning fly
over the fig tree branches
and taste my ephemeral prey.
All,
dissolves
in feeble radiance
on the evening wind
that with itself brings
the muezzin's lullaby.
Trans. Teo Senni
"Controcanto"
LA LEGGEREZZA DELL'ESSERE...
NOTE NELL'ARIA
ACCOMPAGNANO
"ISTANTI" PREZIOSI
D'ILLUSORIA PIENEZZA
CHE COLGO FURTIVA,
MA TREMO AL PENSIERO
CHE PRESTO LE NUBI
OSCURERANNO
QUEL PALLIDO SOLE
D'INVERNO.
MARESA BAUR
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Inserita il
10/09/2005
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Clandestini
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Clandestini Approdano, talvolta. Nel cuore i compagni perduti gli affetti spezzati, nella mente l'ignoto, negli occhi una strascicata speranza. Nude mani come artigli sulla vita, sottratta alla furia delle onde alla barbarie alla fame, scavano fosse di libertà. Clandestini sull'arida terra occultati sotto pietre di silenzio annegati negli abissi dell?indifferenza. Spargono tracce di sangue lungo il cammino inghiottite dalle acque, sorbite dalle zolle, volatilizzate verso il rosso sole. Fantasmi.....
Impalpabili......
Clandestini.....
Come la nostra solidarietà. Alziamo solo barricate contro l'uomo. Il tempo ha sempre sbriciolato muraglie e civiltà, depennato confini, stendendo spesse coltri di pietà sopra ogni odio.
Sonoro dello stesso autore. http://www.pietrobarbera.it/file-bin/Barbera-Clandestini.mp3
Premio speciale al Premio Alberto Tallone 2005 Alpignano Torino "Centre Culturel Français": CLANDESTINS di Pietro Barbera (Trapani) Traduzione di Francesca Rosati http://www.premioalbertotallone.it/2005.htm
La poesia "Clandestini" anche in versione francese ha accompagnato l'omonima opera pittorica (polittico) di Vincenzo Ognibene di Palermo nella mostra allestita a Varsavia il 26.4.04 e a Cracovia dal 4 giugno 2004.
"Controcanto"
COLTRI DI PIETA' SOPRA L'ODIO...
SASSI DIMENTICATI
FUTURE ZOLLE DI TERRA
OVE AFFONDARE LA PAURA
OCCHI UMIDI NEL BUIO
MANI AGGRAPPATE
AI SILENZI
MA...
LE RADICI AFFONDATE NEI CUORI
LA MENTE ATTENTA
A NUOVI RUMORI.
RIFIUTI QUOTIDIANI,
DOMANDE COSTANTI
TRA CIELO E TERRA
PROMESSE AVVOLTE
DAI VELI DELLA MENZOGNA
FURIA DI CREDERE...
MA,DALL'ALTRA PARTE,
LA BILANCIA
MAI IN EQUILIBRIO.
MARESA BAUR
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Inserita il
10/09/2005
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Il gabbiano spettatore.
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Ho visto il mare stendere carezze sopra avide sabbie ho giocato con le sue bave come una lumaca innamorata ho toccato le sue placide acque senza timore ho sentito il canto dei pescatori far coro a quello delle sirene cullate nelle amache spinte dal soffio delle onde.
Ho sognato mari di corallo e palme di cocco per rinfrescare la mia sete d'ombra mentre attorno a me leoni e draghi di cartapesta danzavano tra i miti divini e i sorrisi ospitali di fanciulle meticce sotto lapilli di fiori appena incensati d'alghe marine.
Un incubo opprimente s'avvicinava lasciando alle spalle l'orizzonte.
Quel mare mansueto scatenò le sue ire avanzando come un esercito di furiosi guerrieri col macete alle mani estirpando ogni cosa al suo passaggio.
Non bastarono i pianti disperati dei bimbi strappati alle mamme e all'ultimo bacio non servirono le urla di chi ha perso le sue forze aggrappato a uno scarno tronco di speranza.
Non si placò quell'onda assassina e andò oltre....
Al risveglio quel terribile presagio si fece realtà, impresso a caldo negli occhi di chi può solo inseguire il passato in cerca di un rifugio d'affetti frantumato e affogato nella stessa acqua dove ha sempre attinto la vita. Quegli occhi svuotati di lacrime ora son colmi d'invidia nell'ammirare il volo d'un taciturno gabbiano impassibile spettatore di un'immane battaglia.
Trapani, 1 gen.2005 Pietro Barbera (In ricordo delle vittime del maremoto avvenuto il 26 dic. 2004 nel sud-est dell'Asia)
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Inserita il
09/09/2005
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