Sabato 14 aprile 2007 alle ore 18.00.
PALAZZO RICCIO DI MORANA
Presidenza Provincia Regionale di Trapani
al Piano Terra - ex Galleria Li Muli - via Garibaldi, 89
Presentazione del mio libro "Affari loschi" - Ed. Thule Palermo
Recensione del Prof. Salvatore Girgenti, clicca qui per leggerla.
Recensione dello scrittore Salvatore Mugno dal titolo
I calembour e gli aforismi dell'ingegnere
apparsa sul Giornale "La Sicilia" del 19.09.2007 .
![](http://www.pietrobarbera.it/file-bin/paffariloschi.jpg)
L'autoironia in versi di Pietro Barbera
Costa di più al poeta lo stile o il sentimento...? "Saranno i capelli, il prolungamento dei pensieri?"... Quella di Pietro Barbera, pittore e poeta, è una ironia meditata, sofferta.
Il poeta si accompagna con la malinconia e la gioia, sgomitando per farsi largo con auto-ironia,nel traffico della vita e della letteratura. Vuole apparire un cinico, ma resta un sentimentale... I suoi sono lapidari concetti, sudate emozioni, dardi di parole. Si consuma fra il colore ed i versi di fulminanti idee. Come la lampadina accesa per un attimo ad illuminare l'occasionale, distratto lettore...
Non spreca, assolutamente, le parole nell'essenzialità dei flash back.
"Sembra un cinico", lo ripeto, ma forse è solo un sentimentale che annoda, ogni giorno, come la cravatta, il senso dell'esistenza.
Vive concretamente ma si stacca poeticamente dalla cronaca del quotidiano quando scalda le sue notti d'inverno al fuoco della poesia. E' presente nel reale; non si perde in memorie elegiache.
Adempie, senza apparente rivoluzione, in modo consapevole, al suo ruolo di poeta.
Converte la cronaca, esplorando la realtà in maniera veloce, come un saltimbanco, trasforma ogni noia in emozione. Abdica l'inutile ed il retorico nella composizione poetica.
Assume, nel dolore, un apparente distacco. Nell'ansia poetica, annota: "Stendo tappeti di silenzio/lì dove passerà la parola/voglio sentire il crepitio delle sue scarpe nuove."
Confessa che si diverte, come i bambini, quando scrive o dipinge, però l'impegno è serio, tremendamente serio, "fino allo spasimo". Velato di malinconia, si lascia appena persuadere dalla poesia a rivelarsi nella sua umanità più profonda. Il suo linguaggio poetico, certamente moderno, trasfigura l'amara realtà in suggestione. Tutto un mondo d'immagini e sentimenti che affiorano dal profondo dell'interiorità e dell'immaginazione quando egli incontra se stesso "sotto i lampioni delle tenebre".
Rosa Maria Ancona
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